Può capitare, a chi gestisce il rapporto diretto con pazienti e familiari, di trovarsi di fronte a persone particolarmente aggressive, a causa dell’ansia e della preoccupazione che provano.
Accanto agli operatori sanitari, anche i volontari sono esposti a possibili situazioni di questo tipo.
Per questo, Fondazione ha proposto ai suoi volontari un corso di formazione sulla De-escalation, ovvero interventi volti a ridurre e contenere lo sviluppo naturale del ciclo dell’aggressività.
“Talvolta i volontari si trovano a dover fronteggiare persone arrabbiate che si relazionano con aggressività: può accadere in ogni contesto in cui operano, perché l’ansia e le tensioni che pazienti e familiari vivono possono talvolta sfociare in comportamenti aggressivi – chiarisce Chiara Poggio, psicologa di Fondazione Insieme con Humanitas. Nasce da qui l’idea di un incontro più esperienziale, che parte dalle riflessioni su situazioni difficili realmente vissute, per poi offrire alcuni strumenti pratici per poterle gestire al meglio: le tecniche di de-escalation”.
Il corso ha lo scopo di trasferire strumenti per potenziare le competenze di gestione delle relazioni complesse, come i passaggi alla base del comportamento “stay cool” (resta calmo) per gestire il paziente potenzialmente violento, attraverso la modulazione della voce, della postura e del linguaggio corporeo e una grande capacità di autocontrollo per depotenziare possibili inneschi che possano portare all’escalation.